Benvenuti nel Portale turistico della città di Monte Sant'Angelo - Assessorato al turismo

Rss
Immagine di Monte Sant'Angelo Immagine di Monte Sant'Angelo Immagine di Monte Sant'Angelo Immagine di Monte Sant'Angelo

Riecerca nel sito

San Giovanni in Tumba

La costruzione è nota come Tomba di Rotari, a causa della scorretta interpretazione di una epigrafe letta all'interno, nella quale compaiono i nomi dei fondatori: un Rodelgrimo da Monte Sant'Angelo e un Pagano, oriundo di Parma ma cittadino di Monte, citati anche in un documento del 1109 come cognati. Nato forse come battistero della vicina chiesa di S.Pietro, l'edificio, a pianta quadrata con abside ad oriente, delimitato da arcate multiple a sesto acuto orientaleggiante, si è andato progressivamente modificando, con la sovrapposizione di fasce concentriche in muratura a base irregolare, ottagonale e poi cilindrica, aperte da finestre e concluse da una cupola elissoidale. Chiuso all'esterno in una struttura a parallelepipedo nella quale è inglobata una galleria, avrebbe assunto l'aspetto e forse le funzioni di una torre campanaria di impronta occidentale, se non fosse rimasto incompiuto. E' interessante che "un battistero ottagonale in forma di campanile" sia elencato tra i monumenti in costruzione alla fine del XIV secolo nella città di Ragusa (Dubrovnich), legata per molti versi al Gargano e alla Capitanata.

La porta di comunicazione con la chiesa di S.Pietro è sormontata da due blocchi scolpiti in materiali diversi, che fungono da architrave e lunetta. La sistemazione attuale delle lastre sembra diversa da quella originaria. Sull'architrave, in marmo, è scolpita La cattura di Cristo nell'orto del Getzemani narrata con ritmo concitato. Al centro la figura frontale, ieratica del  Cristo col nimbo crociato e la stola sul braccio; ai lati, due uomini armati di bastoni lo afferrano per un braccio e per una spalla; da sinistra accorrono due apostoli mentre sulla destra due uomini portano la croce e i chiodi per la crocifissione. E' possibile che la scena, in origine più lunga e contenente altre figure, sia stata decurtata per adattarla alla piccola porta.

Sulla lastra in pietra, malamente tagliata e adattata, che funge da lunetta, sono raffigurati simultaneamente tre momenti relativi alla Morte e Resurrezione di Cristo: lo Schiodamento della croce, le Marie al sepolcro, il Cristo risorto. Nella prima, oltre al Cristo crocifisso tra due angeli, sono riconoscibili Maria e Giovanni a sinistra, Giuseppe di Arimatea e Nicodemo. Sulla destra, in basso, le tre mirrofore con i vasi degli unguenti e l'angelo a guardia della tomba; chiude la composizione la figura trionfante del Cristo risorto. Le forti affinità con la scultura aquitanica possono indicare la presenza a Monte di uno scultore tolosano o dipendente dalle esperienze fatte da scultori meridionali nei cantieri della francia meridionale. E' anche probabile che nelle scene si rifletta il ricordo delle sacre rappresentazioni del dramma della Passione, che venivano recitate all'esterno e all'interno delle chiese in occasione della Pasqua. La scelta della particolare iconografia, più adatta ad un complesso funerario che ad un battistero, può lasciare aperto qualche interrogativo sulla destinazione originaria della Tomba.

una serie di capitelli figurati all'interno della Tumba illustrano scene di soggetto biblico ed evangelico caratterizzate dall'intervento angelico: Balaam e l'asina, Abramo che si appresta a sacrificare Isacco, l'Annuncio ai pastori, forse Loth sulla porta di Sodoma e una Figura femminile di incerta identificazione. Alle scene di soggetto biblico si affiancano rappresentazioni dei Vizi: all'Avarizia simbolicamente raffigurata su un capitello, si aggiungono l'Accidia e la Lussuria sospese sulla cornice di imposta del tamburo della cupola, affiancate da La donna dell'Apocalisse, che sottintende la presenza di una immagine di S.Michele, forse perduta.

  

 

Galleria fotografica

Prenota la tua vacanza

Data di arrivo:

Data di partenza:

Totale persone:

Camere:

Sistemazione

Eventi