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CASTELLO NORMANNO-SVEVO-ARAGONESE
 
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Edificato nella prima metà dell’800 ad opera del vescovo di Benevento, Orso I, il Castello di Monte Sant’Angelo fu oggetto, nel corso dei secoli, di diverse dominazioni che ne determinarono la struttura architettonica. Ai Normanni si deve la costruzione della Torre dei Giganti. Gli Svevi, con Federico II, ne fecero un castello residenziale per ospitare la prediletta, la Contessa Bianca Lancia di Torino. Gli Angioini si servirono di esso come prigione di Stato e solo con gli Aragonesi ritornerà al suo antico splendore con la costruzione di due torrioni circolari e di uno a forma di carena di nave. Nel corso dei secoli il maniero passò di mano in mano, fino al 1907, quando fu acquistato dal Comune di Monte Sant’Angelo.

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The Castle, built in the first half of the IX century by the bishop of Benevento, Orso I, was the subject of various dominations during the centuries that defined its architectural structure. The Normans built the “Torre dei Giganti”; The Swabians, under the reign of Federico II, turned it into a royal palace to house his beloved, Turin countess Bianca Lancia. The Angevins used it as a state prison while, under the Aragonese domination, it regained its old brilliance with the construction of the two round great towers and that one shaped like a ship bottom. During the centuries the manor passed from hand to hand, until 1907, when it was acquired by Monte Sant’Angelo.

 
MUSEO DEVOZIONALE
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Raccoglie le testimonianze lasciate dai pellegrini nel corso dei secoli in segno di devozione. Da un lato troviamo suppellettili liturgiche, argenti, paramenti appartenuti a papi, vescovi e imperatori; dall’altra, invece, si può osservare il tesoro votivo costituito da doni meno preziosi, ma altrettanto significativi per la storia del Santuario. Visitare il Museo significa, infatti, compiere un viaggio alle radici del culto micaelico. Tra le testimonianze più antiche del Tesoro della Basilica: la Croce di Federico II - al cui interno è custodito un frammento della Croce di Cristo - e l’Icona Normanna.

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It gathers together the evidences left by the pilgrims during the centuires as a sign of devotion. On one hand there are liturgical ornaments, silvers, vestments belonged to popes, bishops and emperors; on the other hand there is the votive treasure consisting of less precious gifts, but as much important for the Sanctuary history. Visiting the Museum means, indeed, making a journey to the roots of Michaelic cult. Among the oldest evidences of the Basilica treasures there are: the Federico II’s Cross - that preserves a fragment of the Christ’s Cross - and the Norman Icon.

 
MUSEO LAPIDARIO (CRIPTE LONGOBARDE)
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Di rilevante importanza storica sono le Cripte, ambienti che costituiscono l’antico passaggio longobardo alla grotta di San Michele Arcangelo, sulle cui facciate sono presenti numerosi graffiti, tra i quali le iscrizioni Runiche e le iscrizioni Longobarde. Nel museo è conservato il materiale lapideo di epoca medioevale ed opere provenienti dal Santuario e dagli altri monumenti e chiese della città.

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By a considerable historical importance, the Crypts represent the old Longobard passage to Saint Michael’s cave, and their facades show a large number of graffiti, including the runic and longobard inscriptions. Medieval grave artefacts and artworks from the Sanctuary and other monuments and churches of the city are treasured there.

 
BATTISTERO DI SAN GIOVANNI IN TUMBA
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Chiamato impropriamente “Tomba di Rotari”, a causa di un’errata traduzione di un’epigrafe, il Battistero risale al XII secolo ed è formato da un corpo a prisma a pianta quadrata, con due ordini di finestre e numerose decorazioni scultoree, la cui iconografia è ispirata al messaggio salvifico - con la rappresentazione della Passione di Cristo - al ciclo angelico ed ai peccati capitali. Il Battistero è situato all’interno del complesso monumentale di San Pietro (VIII secolo), che comprende anche la chiesa di Santa Maria Maggiore (XII secolo).

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The Baptistery, named Tomba di Rotari because of a wrong translation of an epigraph, dates back XII century and it is formed by a prismatic body in a square, with two types of windows and several sculpted decorations, whose iconography is inspired to the redeeming message with the representation of the Christ’s Passion, to the Angelic cycle and the capital sins. The Baptistery is placed in the San Pietro monumental complex (VIII century), also including the church of Santa Maria Maggiore (XII century).

 

MUSEO DELLE ARTI E DELLE TRADIZIONI POPOLARI DEL GARGANO “GIOVANNI TANCREDI”

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Fondato da Giovanni Tancredi, il Museo è diviso in tre piani: al piano terra sono raccolti gli attrezzi dell’economia agricola e pastorale; al primo piano vi sono gli oggetti legati al culto micaelico, alla vita domestica e agli antichi mestieri; al secondo piano troviamo la sala polivalente.

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The Museum, founded by Giovanni Tancredi, is divided in three levels: rural and pastoral tools are collected together on the ground floor; on the first floor there are objects concerning the Michaelic cult,the domestic life and the old crafts; while on the second floor there is a multi-purpose hall.

 

 

 

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